Famiglia Bonucci Web Site

Benvenuto su Famiglia Bonucci Web Site

FAMIGLIA BONUCCI   I Bonucci sembrano presenti a Lizzano solo dalla fine del XVIII secolo, in origine provenienti forse dal borgo omonimo sulla Riva, in territorio fananese. La famiglia Bonucci proveniente da Roncoscaglia di Sestola venne ad abitare a Serrazzone nella borgata di Val di Fredda, poco dopo la metà del 1500. Bonuccio Bonucci, padre di Michele e Antonio fu il capostipite di questa casata.Michele di Bonuccio Bonucci figura tra i rappresentanti degli uomini della Villa di Serrazzone che nel 1621 incontrarono il Vicario Generale di Nonantola e chiesero l’erezione in Parrocchia della chiesa di Serrazzone. Nel 1639, Lorenzo di Michele Bonucci venne chiamato come testimone per le controversie relative ai confini tra Fanano e Rocca Corneta. Lorenzo dichiarò: “Io sono nato, et allevato in Vaifredda, mio padre nacque a Roncodiscaglia Giurisdizione di Sestola, è ben vero che da putto andò a habitare in Vaifredda, et continuamente v’habitò, com’ho fatto e faccio anch’io”. Questa famiglia dette anche il nome al borgo di “Casa Bonucci”, posto a Serrazzone alto. Il cognome deriva dal nome di persona Bono, abbastanza diffuso nel Medio Evo, ed è collegato all’aggettivo buono da cui il soprannome Bonuccio ad indicare una persona “di buon carattere”. Il nome Bonuccio appare a Roncoscaglia in un rogito del 2 marzo 1459 del notaio Giovanni Albinelli. “Bonuccio di Pietro di Roncoscaglia nomina suo procuratore Domenico detto Menegozzo fu Giovanni dello stesso luogo, per ritirare denaro”. (Ricerca storica Gaetano Lodovisi)Il ramo belvederiano della famiglia ha origine a Rocca Corneta, parrocchia soppressa dal 1979 il cui archivio è stato trasferito a Vidiciatico. Il ramo lizzanese dei Bonucci ha origine con il matrimonio, il 13 ottobre 1785, di Giovanni Antonio di Pellegrino di Rocca Corneta con Giovanna Ianni di Pietro e Domenica Fabbri. La famiglia Ianni fino al 1780 circa risiedeva in Carniana, per poi scendere a Casale.       Giovanni Antonio Bonucci con il matrimonio si trasferisce in casa Ianni e dal 1807 in avanti si recherà periodicamente in Maremma per svolgere attività di legnaiolo insieme al figlio maggiore Pellegrino. Al suo rientro comincerà l’attività di falegname e bottaio, proseguita da uno dei figli.  I discendenti di Giovanni Antonio si sistemeranno poi in vari rioni di Lizzano: Borgopiatto, Corniola, Piazza.       I dati sono stati reperiti nei libri canonici dell’Archivio Plebanale di Lizzano; si sono inserite solo le date certe, e bisogna comunque considerare una piccola percentuale di errore, dovuta ad omissioni dei sacerdoti nella trascrizione degli atti e al trascorrere del tempo, che ha portato alla perdita di documenti.(Alessandra Biagi)La maggior parte delle fotografie, sono pubblicate per gentile concessione de’ IL RUGLETTO DEI BELVEDERIANI – LIZZANO IN BELVEDERE E TRATTE DALL'ARCHIVIO DI DOMENICO MARGELLI, FOTOGRAFO IN LIZZANO IN BELVEDERE.    

Attività recenti